Fotografia con drone: arte o tecnologia?

Qualche anno fa ho provato a usare un drone, uno strumento senza dubbio divertente e affascinante. Ma mi ha lasciato con una domanda che mi accompagna ancora oggi: scattare con un drone è davvero fotografia? Il ragionamento dietro questo pensiero, apparentemente semplice, si è rivelato complesso sotto ogni punto di vista.

Il fascino di un drone è innegabile: le possibilità che offre sono infinite, e la capacità di catturare un punto di vista completamente nuovo è ciò che lo rende così attraente. È proprio su questo aspetto che si concentra la mia riflessione. Ho sempre visto la fotografia come un mezzo per fermare un istante di realtà, un momento che, con abilità o fortuna, altri potrebbero rivivere o osservare, cercando le stesse condizioni o semplicemente assistendovi come spettatori. Ma con un drone, è possibile? Senza ali, non possiamo volare per verificare di persona ciò che vediamo in quelle immagini. La fotografia aerea diventa quasi un dogma, un’immagine che dobbiamo accettare così com’è, senza poterla toccare con mano.

Dall’altro lato, però, ci sono prospettive che solo un drone può offrire. Immagini suggestive o puramente tecniche—panorami mozzafiato, dettagli impossibili da cogliere da terra—diventano realtà grazie a questi strumenti. È un’opportunità unica, che amplia i confini della creatività.

Dal 2019 a oggi, continuo a pormi queste domande senza trovare una risposta definitiva. È fotografia o pura tecnologia? Nel frattempo, non smetto di meravigliarmi davanti alle immagini che questi mezzi straordinari riescono a produrre, sospeso tra il fascino dell’innovazione e il desiderio di capire cosa significhi davvero “fotografare”.

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